Pastelli ad olio: la guida completa


Pastelli ad olio: cosa sono?

I pastelli a olio sono bastoncini cilindrici contenenti pigmento e olio e cera come leganti.

Di utilizzo estremamente versatile, dalle tonalità luminose e piene, non producono polvere e aderiscono bene su svariati supporti come carta ruvida e porosa, cartone, tela, legno, pietra e perfino su superfici lisce come la carta liscia, il vetro e la plastica, ed aderiscono saldamente alle superfici.

I colori accesi ricordano i colori ad olio, e questo è dato dalla composizione con cui sono creati. I pastelli a olio hanno una consistenza completamente diversa rispetto ai pastelli morbidi; l’utilizzo come legante di olii e cere, fa in modo che non si asciugano mai completamente, permettendo infinite stratificazioni e conferendo all’opera ultimata una superficie lucida.

Le eccellenti caratteristiche di copertura e gli effetti migliori di sfumatura si ottengono quando i colori vengono applicati in modo fitto, attraverso tratteggio sovrapposto.

Permettono inoltre di ottenere anche fantastiche transizioni di colore sfumando i colori tra loro. Per questo motivo il colore in eccesso dovrebbe essere rimosso, di tanto in tanto, con un panno di cotone o un pezzo di carta assorbente, per evitare che i colori si “sporchino”.

Anche se i pastelli a olio non sono molto adatti per i dettagli fini, si possono comunque utilizzare a tale scopo creando una punta più sottile dopo averli messi a raffreddare per qualche minuto.

Pastelli ad olio: cosa sono? - Borciani e Bonazzi



Composizione dei pastelli ad Olio

Data la loro composizione chimica molto simile alla pittura ad olio, si possono utilizzare anche con diluenti, come trementina ed acquaragia


Composizione dei pastelli ad Olio - Borciani e Bonazzi

Data la loro composizione chimica molto simile alla pittura ad olio, si possono utilizzare anche con diluenti, come trementina ed acquaragia, per poi applicarli a pennello: sfregando su una superficie non assorbente ed aggiungendo il solvente, la materia grassa del pastello ad olio si trasforma in colore applicabile a pennello per i dettagli più fini.

Apprezzati dagli artisti, generalmente oltre che per realizzare vere e proprie opere con la sola tecnica del pastello ad olio, vengono utilizzati per creare un primo abbozzo di colore nelle tele che verranno poi dipinte ad olio.

Su superfici non eccessivamente ampie, si rivelano duttili, malleabili, comodi, specie per chi ha necessità di minimi ingombri e lavora en plein air; facili da pulire e di rapida rimozione dei materiali possono essere un valido aiuto a chi, ad esempio, fa Urban Scketch e poi finisce il dipinto ad olio.

L'effetto finale di un’opera a pastello ad olio è simile a un dipinto ad olio pur con una sorta di patina vellutata, che ricorda l'encausto.

Sebbene sia facile confondere la pittura a olio con i pastelli a olio, la pittura a olio si secca per ossidazione; entrambi, come detto precedentemente, hanno una sensazione cerosa e grassa.

Per i neofiti usare i pastelli a olio, soprattutto per creare pezzi che richiedono grandi campiture e pochi dettagli, è un ottimo modo per iniziare ad avvicinarsi alla pittura ad olio.



Breve storia dei pastelli ad olio

I pastelli ad olio sono un’invenzione relativamente recente: sono stati creati nel ventesimo secolo.


I pastelli ad olio sono un’invenzione relativamente recente. Creati nel ventesimo secolo per rispondere a delle esigenze pratiche di alcuni artisti, apparvero per la prima volta con marchio Sakura nel 1925.

La velocità tanto celebrata nel la corrente artistica del Futurismo, la pienezza e luminosità delle tinte, ne fanno uno strumento essenziale per artisti come Balla, Depero e Marinetti.

Prima di allora non conosciamo opere realizzate solo con i pastelli ad olio, anche se le avanguardie storiche nelle loro sperimentazioni, li utilizzavano come primo abbozzo.

Breve storia dei pastelli ad olio - Borciani e Bonazzi

Non è da sottovalutare il vantaggio di occupare poco spazio e di essere “pronti all’uso”, da poter sfumare liberamente solo con le dita o con tratti energici e veloci!

L’espressionismo astratto e l’arte paesaggistica impressionista contemporanea inglese ed americana utilizzano spesso questa tecnica, anche se non esiste una bibliografia di artisti di riferimento soprattutto in tecniche denominate Mix Media, cioè realizzate con tecniche pittoriche diverse mescolate tra loro per ottenere l’effetto voluto.



Come si utilizzano i pastelli ad olio

Come per tutte le tecniche pittoriche la scelta dei supporti e degli strumenti è fondamentale per la buona riuscita di un’opera.

I pastelli ad olio sono applicabili sia su superfici porose che estremamente lisce e non assorbenti, proprio come la vicina pittura ad olio; se scegliamo un supporto in carta è preferibile utilizzare una carta che ha “dente”, che significa con una consistenza buona in grammatura e ruvida in modo che i pastelli abbiano qualcosa a cui aderire. Si possono utilizzare in alternativa carta per acquerelli o carta per supporti misti.

Se si decide di lavorare su basi più specifiche alla pittura, l’ideale sono tele, cartoni e tavole in legno con primer a gesso. I leganti oleosi in questi pastelli tendono ad essere assorbiti lentamente attraverso le fibre della normale carta, a discapito della brillantezza del colore.

Pur restituendo un risultato similare a quello della pittura ad olio, i pastelli ad olio non sporcano quanto i colori ad olio e non richiedono necessariamente l’utilizzo di medium o di trementina per essere applicati sui supporti.

Per apprezzare i pastelli al meglio, oltre all’utilizzo delle dita, si possono esplorare le tecniche seguenti:

  • Sfumato con il bianco: ottenere sfumature con un pastello bianco. Ideale su carte colorate a contrasto, il colore viene ottenuto con una base piena ed un tratteggio superiore con il pastello bianco, si ottiene così un effetto saturo.
  • Tono su tono: alternare tinte chiare e scure. Ideale su superfici chiare, il colore viene applicato a strati dal più scuro al più chiaro, con tratteggi incrociati per riempire al meglio la superficie. Si ottengono ottimi effetti di profondità.
  • Sfumato con pennelli per pastelli morbidi in spugna: utilizzare pennelli con punta in spugna che muovano la superficie delle tonalità per stendere il colore. È il metodo che maggiormente dà la possibilità di dettagli e sfumature morbide e leggere, ideale su fondi porosi e chiari.
  • Divisionismo o puntinismo: stesura di tanti puntini colorati accostati. Ideale su superfici rigide preparate a gesso, è una tecnica di sovrapposizione per punti, che mescolandosi leggermente tra loro somigliano molto alla pittura impressionista. Perfetto per il plein air.
  • Graffito: graffiare via il colore con una spatola. Ideale su fondi lisci e poco assorbenti, è una tecnica che rivela il colore sottostante dato in strato pieno con l’asportazione del colore successivo con spatole o punte. Molto espressivo, il graffito mantiene la sua anima tridimensionale.
  • Diluito: con solventi adeguati all’olio, si fonde il colore. Ideale su fondi assorbenti, la diluizione con trementina, ragia minerale o olio di lino, rende il colore fluido e semitrasparente, adatto alla lavorabilità a pennello. Ottimo per le basi della pittura ad olio, crea abbozzi dall’aspetto fresco e contemporaneo.
Come si utilizzano i pastelli ad olio - Borciani e Bonazzi


Accessori e strumenti per la pittura con i pastelli a olio

A parte le dita, questo tipo di pittura non richiede nessun accessorio particolare, se non per alcune tecniche speciali.

A parte le dita, questo tipo di pittura non richiede nessun accessorio particolare, se non per alcune tecniche speciali sopra descritte: possono essere utili nel graffito strumenti per raschiare come spatole, sgorbie e punte da incisione.

Per i lavori dettagliati e con la tecnica della diluizione, i pennelli ideali sono quelli che sceglieremmo nella pittura ad olio:

Qualsiasi tipologia di pastello ad olio utilizziate a pennello, sarà opportuna una buona pulizia idratante delle fibre, che si può ottenere con il sapone Borciani e Bonazzi.

Salviettine umidificate sono necessarie se utilizzate le dita per pulirsi le mani tra un cambio di colore e l’altro, e un pezzo di stoffa e carta da cucina per togliere gli eccessi nel tratteggio per toni più luminosi. Un temperamatite o coltellino per affilare il pastello potrà aiutare nei dettagli a “secco”.

Una accortezza: i pastelli ad olio hanno bisogno di temperature non troppo basse e di mani calde per riuscire ad esprimersi al meglio: con le mani fredde, infatti, l’amalgama dei vari colori diventa difficoltosa e frustrante.



Differenze tra pastelli ad olio e pastelli a cera

I pastelli ad olio presentano una buona dose di legante, di tipo oleoso mentre i pastelli a cera sono composti da pigmento e cere vegetali.

I pastelli ad olio presentano una buona dose di legante, di tipo oleoso: ne risulta dunque che un’opera effettuata con i pastelli ad olio può essere avvicinata a quelle dipinte con i classici colori ad olio, o perfino, da un certo punto di vista, ad encausto.

I colori luminosi e puri, nulla hanno da invidiare a quelli ottenuti dai colori ad olio ‘da tubetto” ma non si prestano ai dipinti di grandi dimensioni, e non permettono di realizzare dettagli di piccole dimensioni.

I pastelli a cera sono composti da pigmento e cere vegetali, che si induriscono all’aria e si possono sciogliere con una fonte di calore.

La differenza principale tra i pastelli a olio e quelli a cera è la consistenza, cioè il fatto che i pastelli a cera sono più duri e traslucidi mentre i pastelli ad olio sono più opachi, pastosi e coprenti.

Questi ultimi grazie al legante a base di olio, fanno sì che la traccia ottenuta sia più densa e burrosa, anche senza esercitare una forte pressione sul supporto trattato. Hanno una forma cilindrica a sezione rotonda ma non terminano con una punta come i pastelli a cera.

Nel loro utilizzo, i pastelli ad olio permettono di ottenere fantastici passaggi di colore sfumando i colori, ma una alternativa è stendere il colore desiderato su un pezzo di cartone, diluirlo con un pennello intinto in un solvente e poi disegnare i dettagli.

I pastelli a cera permettono di tracciare delle linee sottili e precise sfruttando il metodo della punta spezzata, e consentendo quindi, a differenza di quelli ad olio, di realizzare lavori con dettagli anche di piccole dimensioni.

Mentre con la tecnica della punta piatta sarà possibile creare un tratto più uniforme, adatto alle campiture.

La cera non si fonde con solventi ed il pigmento steso tende a rimanere in superficie del supporto.


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