Geremia Cerri

Geremia Cerri è nato nella provincia di Cremona.
La creazione ha sempre fatto parte della sua vita e di quella dei suoi fratelli, in quanto i suoi genitori lavorano come artigiani e la loro casa è sempre stata pervasa da strumenti di lavoro, oltre che da libri d’arte, vinili e strumenti musicali, grazie ai quali ha potuto fin da subito apprezzare le molte sfaccettature dell’espressione artistica.
In un primo momento, mentre studiava al Liceo Artistico di Crema, la musica è stata una fondamentale fonte di ispirazione che lo ha portato a suonare e comporre in diverse formazioni.
La sua passione per il paesaggio, l’aria aperta e il trekking lo hanno spinto, dopo un viaggio attraverso i profumi e i colori della Sardegna nel 2014, ad acquistare degli acquerelli.
Da allora ha incominciato a studiare per perfezionare la tecnica, studiando i maestri contemporanei come Joe Dowden, Joseph Zbukvic e molti altri, così si è lasciato ispirare dall’ambiente che lo circonda.
“Se dovessi parlare della mia pittura, credo che penserei al momento in cui la eseguo piuttosto che al risultato finale. Quando creo, cerco di non annoiarmi e di non annoiare l’occhio dell’osservatore usano gli strumenti più inconsueti per una delle tecniche più tradizionali di sempre, quale è l’acquerello.”
Negli ultimi anni si è interessato ai concorsi di pittura ed estemporanee, nel 2016 un suo dipinto è arrivato terzo ad un concorso internazionale di acquerello tenuto a Cagliari; proprio in questa cittadina, nell’Aprile del 2017 ha tenuto la sua prima mostra personale, mentre nel 2018 il dipinto “Il Re del Pollaio” arriva settimo in un importante concorso internazionale in Egitto.
nell'ultimo periodo mi sono concentrato sul tema della Syria , qui i vostri pennelli mi hanno aiutato a sviluppare in un nuovo linguaggio a me non conosciuto.
Vive e lavora attualmente nella provincia di Cremona e tiene corsi di pittura in tutta Italia.

Cosa ami dei pennelli Borciani e Bonazzi?

Onestamente prima di usare qualsiasi tipo di aggettivo rivolto a loro ne spenderei uno per me: piacevolmente sorpreso. 
Il vostro modello 820 è stata una rivelazione per me, inizialmente l’ impugnatura mi aveva un po’ scoraggiato ma con un po’ di rodaggio abbiamo trovato il giusto feeling, la setola mi piace molto e lo sto usando regolarmente . 
Il modello Silvia Molinari (quello da viaggio) oltre avere un design fantastico, ha una capacità e una morbidezza all‘altezza delle aspettative, davvero  bello. 
Quello che più mi ha sorpreso,  è quello con la setola naturale di vaio, una morbidezza che non ho mai trovato nei pennelli di nessun altro marchio.
Credetemi, posso considerarmi un collezionista di pennelli e ne uso davvero tanti, ma da un mese a questa parte a lato della palette dei colori c'è lui, il Masterpiece Vaio.

Scopri i pennelli scelti da Geremia.

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