DIPINGERE A TEMPERA
Le tempere sono colori che si diluiscono con acqua, con una resa opaca e coprente: comunemente associati alla pittura per bambini per la composizione naturale sono un ottimo aiuto per immagini dal colore pieno utilizzate sia in illustrazione che in decorazione e layout dagli artisti. Un esempio è la decorazione di lavagne o temporanea di vetrine molto diffusa negli allestimenti di negozi in particolari periodi. I grandi Papier Paint dell’alta decorazione francese del 700 erano interamente realizzati a tempera.
La tempera è sicuramente il colore più antico e più utilizzato nella storia della pittura;
pigmenti mescolati a leganti naturali come il rosso d’uovo, colle animali, caseina e amido, con una formulazione che spesso è stata modificata dagli artisti nel corso dei secoli, permette di ottenere colori dalla finitura luminosa e coprente.
Le caratteristiche fondamentali delle tempere sono la reversibilità in acqua, la mancanza di utilizzo di solventi e la velocità di asciugatura:
chiamati colori “lavabili”, perché si possono sciogliere anche asciutti con acqua, sono semplici da utilizzare per chi vuole approcciarsi per la prima volta alla pittura e permettono invece a mani esperte e veloci sfumature perfette. Tutti gli strumenti, da pennelli a tavolozze, sono lavabili con acqua con molta facilità.
La tempera oggi in commercio è generalmente composta da pigmento, legante naturale reversibile in acqua e sostanze inerti, come ad esempio il gesso o il carbonato di calcio, che la rendono pastosa e coprente: si diluisce con acqua senza eccedere, creando un colore mediamente denso, facilmente applicabile con pennelli morbidi su superfici porose e rigide.
La quantità e la macinatura dei pigmenti differenzia i vari livelli di utilizzo, e di costo, della tempera:
- le serie per bambini, in cui è maggiore la presenza di sostanze inerti generalmente atossiche in rapporto alla quantità di pigmento, per una eventuale ingestione e di facile lavabilità, sono sia in tubo che solide
- le tempere fini ed extrafini, hanno il pigmento in maggiori quantità e la macinatura estremamente sottile da una maggiore luminosità, compattezza e resistenza dell’impasto, ed è adatta a studenti di belle arti ed agli artisti.
I supporti possono essere i più svariati, dalla carta alla tela al legno e vetro. La rigidità del supporto su cui lavorare è molto importante; ad esempio carte di grammature superiori ai 200gr, cartoni telati o tavolette in legno, evitano che si creino piccole screpolature nel colore una volta asciutto.
La stessa modalità di screpolatura avviene se gli strati di colore non sono abbastanza uniformi per essere sovrapposti, e quindi in lavorazioni molto spessorate per la presenza delle sostanze inerti che si induriscono in asciugatura.
Ideali per campiture piatte e piene, asciugano molto velocemente e si possono sovrapporre a strati asciutti o utilizzarle bagnato su bagnato per creare sfumature intense e nuove tonalità mescolando i colori tra loro.
Molti artisti utilizzano le tempere con risultati eccellenti in illustrazione e pittura, trasformandoli in una sorta di pittura ad olio senza uso dei solventi.
Un grande equivoco nasce nella traduzione di tempera con il termine francese gouache, che indica invece una tipologia di colore con caratteristiche molto diverse. Opaca e coprente la prima e traslucida la seconda, nascono dallo stesso impiego di materiale, pigmento e sostanze inerti, con risultati diversi.
Una sostanziale differenza con i colori a GOUACHE si può notare soprattutto nella diluizione e nelle stesure:
- le gouaches sono acquerelli opachi, che mantengono una certa elasticità e resistenza di toni dovuta al legante di gomma arabica anche in altissime diluizioni in acqua. Vengono assorbiti dal fondo adatto all’acquerello.
I pennelli potranno essere quelli utilizzati per l’acquarello, morbidi e a lento rilascio d’acqua.
- le tempere vengono diluite con poca acqua per permettere stesure omogenee e mantenere coprenza ed opacità. Il colore viene assorbito solo in parte dal fondo poroso, per lasciare uno strato mescolabile sulla superficie.
I pennelli per l’applicazione potranno quindi avere maggiore elasticità per muovere il colore pastoso.
Storicamente il pennello più utilizzato per la pittura a tempera, è il Pelo di Bue: morbido ed elastico, non lascia tracce muovendo il colore con delicatezza sui vari supporti. Se ad utilizzare le tempere è un professionista la scelta si sposta sulla Martora, leggera ed elastica che sposta il colore con tratti definiti e precisi, con un ottimo ritorno di forma e senza tracce pittoriche evidenti.
Differenti sono invece le scelte odierne con l’evoluzione delle fibre sintetiche:
- per bambini e studenti i filati sintetici Oro e Oro extra, morbidi e flessibili, con una grande resistenza all’usura, sono l’ideale per stesure piatte ed utilizzi su fondi ruvidi. La diverse tipologie di punte riescono ad esaudire tutte le tecniche.
- il filato Fiammato della serie UNICO ha la giusta elasticità e la leggerezza delle fibre in punta per essere un valido aiuto nella creazione di sfumature su bagnato e sfondi perfettamente uniformi, con un ottimo ritorno di forma.
- la fibra MKS, imitazione sintetica della Martora Kolinsky è lo strumento più adatto per creare opere in cui la tempera sia mediamente diluita: la ruvidezza, l’elasticità ed il lento rilascio di medium di questo filato di ultima generazione permettono al colore di essere mosso con determinazione e leggerezza, ottenendo così stesure perfette e dettagli di precisione. L’ampia gamma di punte permette una vasta scelta.