Pittura MIX&MEDIA: cos’è?

Pittura MIX&MEDIA: cos’è?
È una parola che sentiamo sempre più spesso e che ha una vastissima divulgazione nell’arte, letteralmente significa arte a tecnica mista.
Le contaminazioni contemporanee tra stili e tecniche si mescolano sull’opera, combinando collage e pittura, disegno e materia, immagini fotografiche a materiali 3D.
nasce dalle sperimentazioni cubiste dei primi del 900, in cui l’artista inserisce nell’opera elementi del quotidiano e le nuove tecniche fotografiche.

Esempio plateale è l’enorme tela di Pablo Picasso “ GUERNICA”, in cui l’artista inserisce all’interno del suo racconto pittorico ritagli di giornale del tempo.
Fondamentalmente quando si utilizzano mezzi o materiali diversi per creare un'arte visiva unica, si parla di MIX&MEDIA art.
Spesso sottovalutata, la mixed media art è una forma d'arte che non pone restrizioni a chi non sa 
disegnare o dipingere. È un campo creativo a cui può partecipare chiunque sia interessato a creare qualcosa, utilizzando idea e composizione. Espressione dei tempi moderni, ha anche una bellissima accezione di sostenibilità, utilizzando spesso materiali di riciclo e recupero: stoffa, legno, carta, e tanto altro, possono essere utilizzati per creare forme d'arte a tecnica mista come assemblaggi, riciclo, journaling e collage.
Una volta selezionata un'area dell'arte a tecnica mista, questa richiede la padronanza dei materiali scelti e l'uso di strumenti specifici.

La tecnica mista si compone di elementi visivi, come ad esempio mescolare il disegno con la pittura.
Ad esempio un disegno a carboncino o matita mescolato con colori a base d'olio è un modo creativo per farlo risaltare come la sovrapposizione di disegni su fondi 3D creati con malte acriliche, e la pittura ad olio su inserimenti fotografici. 


Quali strumenti utilizzare per la MX&MEDIA art?
Utilizzando tecniche diverse, l’uso di strumenti completamente differenti tra loro sarà necessario, faremo un piccolo vademecum con un elenco di pennelli adatti alle varie fasi di lavorazione con i materiali:


-Creazione di un fondo materico.

I pennelli e le pennellesse in setola bianca sono un ottimo aiuto alla stesura dei fondi, sia con gesso materico che con malte acriliche di spessore. Spostano la materia di base creando tracce visibili anche dopo l’asciugatura, tengono la forma e sono tenaci anche dopo vari utilizzi, con una buona manutenzione.
Se scegliamo di utilizzare filati sintetici, per questo passaggio si potrà optare per filati imitazione setola o
sintetico Prugna; resistenti e rigidi, depositano la materia e lasciano una traccia pittorica netta e definita. Mantengono la forma nel tempo e sono più resistenti all’usura dei pennelli in pelo naturale.


- Incollaggio di carte, tessuti e materiale di basso spessore.

La stesura di colle, tendenzialmente viniliche, deve essere fatta con pennelli elastici e resistenti per spostare la materia senza lasciare volumi non desiderati sulla superficie: più la superficie è fragile e più la stesura dovrà essere piana. Pennellesse e pennelli piatti sono ideali per questo passaggio: la scelta abitualmente cade sui pennelli sintetici di fibra bianca, economici ed elastici, che tirano la colla sia sul supporto che sulla superficie. Se la colla viene diluita con acqua, il filato sintetico ORO è ideale, mantiene l’elasticità ed aiuta le stesure senza tracce.
Attenzione alla pulizia degli strumenti in questi passaggi: la colla vinilica lascia tracce importanti su filati e fibre ed asciuga velocemente, quindi un lavaggio con il sapone vegetale a fine lavoro sarà necessario per il mantenimento della fibra del pennello.


- Utilizzo di pittura su basi 3D.

I pennelli si sceglieranno in base alla tecnica che si intende utilizzare ed all’effetto finale desiderato.
Data la matericità dei fondi creati, tendenzialmente la scelta ideale è quella di peli o fibre, a seconda che si voglia lavorare con pelo naturale o filati sintetici, che abbiano maggiore resistenza all’usura, quindi di diametro più ampio. Setola naturale, sintetico Oro, Prugna e Silver sono adatti a lavorazioni di precisione con le tecniche ad olio ed acrilico: l’ampio diametro del filato si traduce in un segno che non viene “disturbato” dal fondo mosso.
Eccezione a questo viene fatta per lavorazioni con colore molto diluito su basi materiche assorbenti, dove si utilizzeranno pennelli dai filati morbidi e con ottima assorbenza d’acqua, utilizzati per acquerello e tecniche diluite.


- Sfumature di carboncini, pastelli secchi, matite grasse e acquerellabili su fondo materico.

Per riuscire a sfumare carboncini e pastelli secchi facendoli penetrare nel fondo, ideali sono pennelli di buona elasticità e mediamente rigidi, che muovano la polvere dalla superficie senza asportarla. Naturali in setola bianca e sintetici Unico OFF WHITE riescono a spostare la materia colore e ad essere resistenti nell’inserire attraverso lo sfregamento nei fondi asciutti.
Per le matite grasse l’ideale è utilizzare pennelli in sintetico Prugna, più rigido ed altamente elastico, che funzionerà come lo sfumino in carta.
Per le matite acquerellabili invece il pennello ideale è il
sintetico Unico Silver, di ampio diametro a fibra cava, che permette un ottimo assorbimento d’acqua mantenendo elasticità e tenacia nel muovere il colore con tratto lungo a lento rilascio di medium.

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