La guida definitiva al lettering


La guida definitiva al Lettering

Il lettering è una parola che raccoglie al suo interno moltissime interpretazioni... scopriamo di cosa si tratta!

Il lettering è una tecnica decorativa molto utilizzata, per la quale vengono utilizzati tantissime tipologie di pennelli, come:

Il lettering è una tecnica differente dalla Brush Calligraphy o Calligrafia e utilizza teniche e stili differenti.

La guida definitiva al Lettering - Borciani e Bonazzi


Cos’è il Lettering? - Borciani e Bonazzi

Cos’è il Lettering?

Il lettering indica un insieme di lettere disegnate in vari stili

Generalmente è utilizzata per indicare, a differenza della calligrafia, cioè la scrittura manuale, lo studio delle forme in un insieme di lettere disegnate, che provengono dallo studio di diversi stili calligrafici, ma vengono “modificati” per creare una composizione armonica e bilanciata.

Traducendo dall’inglese all’italiano la parola LETTERING grazie all’uso di un dizionario, i risultati che avremo saranno quelli di “scrittura”, “iscrizione” e “scritto”, ma anche di “caratteri”.

Tutti questi termini fanno senza dubbio riferimento all’arte della scrittura, ma è anche vero che restituiscono un concetto piuttosto vago, vista anche la differenza di significato tra alcuni di loro.

In realtà, infatti, il lettering ha un significato ben più profondo e complesso, in quanto tale parola definisce un vero e proprio studio delle lettere per la realizzazione del loro disegno, dando quindi una connotazione artistica a tutti gli effetti, e non di scrittura.



Differenti stili di Lettering

Il Lettering ha tre stili principali: Brush Lettering, Faux Calligraphy e Signi Painting

Gli stili differenti di Lettering si possono dividere in macrogruppi, individuati dallo strumento che si utilizza per realizzarlo.

Tendenzialmente essendo una composizione personale sono in base allo stile dell’artista che li realizza, e possono essere molteplici. Possiamo dividerli in 3 grandi gruppi.


Brush Lettering

Brush Lettering o lettering a pennello – con questo termine identifichiamo tutti gli stili che vengono realizzati con pennelli o pennarelli con punta a pennello.

Vengono chiamati così anche varie tipologie di font calligrafici che condividono inclinazioni e rapporti di proporzione, ma soprattutto un effetto “moderno” e dinamico.

Questo effetto viene realizzato alternando l’uso della pressione della punta, che crea un grande spessore nei tratti discendenti ed uno sottile negli ascendenti, mantenendo una gestualità forte ed espressiva.

L’uso di diverse punte di pennello, tonde o piatte, crea ulteriori suddivisioni, così come il tipo di colore, che sia inchiostro, acquarello, gouache o altro. (vedi paragrafo Che pennelli usare per il Lettering).

Faux Calligraphy

Faux Calligraphy o finta calligrafia – con questo termine indichiamo un tipo di font calligrafici che vengono “disegnati” e poi riempiti con il colore, creando l’effetto di caratteri con spessori e linee sottili, ma senza l’uso della pressione.

Possono essere quindi realizzati sia a pennello, che con pennarelli a punta tonda monolinea, che con altri tipi di mezzi; un esempio perfetto è la CHALKBLACKBOARD ART, decorazione creativa delle lavagne, che viene realizzata sia con gessetti che con pennarelli Gesso.

La Faux Calligraphy è anche un ottimo modo per i principianti della calligrafia di realizzare belle composizioni, “sdoppiando” solo le linee discendenti e riempiendole di colore.

Sign Painting

Sign painting o pittura di insegne – letteralmente la traduzione dall’inglese è “pittura di segni” e con questo termine identifichiamo una tipologia di lettering che somma font calligrafici trasformati nel disegno e nella forma e mescolati con loghi, fino a diventare essi stessi veri e propri loghi riconoscibili e personalissimi. Un esempio noto a tutti è la scritta COCA COLA, diventata una icona e ispirazione nella creazione di un font calligrafico vero e proprio.

Questo tipo di lettering “disegnato” nasce per la creazione di insegne ma viene molto utilizzato per tutte le applicazioni decorative su supporti diversi. Molto utilizzato nel secondo dopoguerra, principalmente con una tendenza nata negli Stati Uniti, Il Sign Paint ha avuto in Italia una gran quantità di affermati artisti che hanno contribuito a creare un filone di altissimo pregio nella realizzazione di insegne dipinte a mano.

Dimenticato con l’avvento dei plotter da taglio e della grafica digitale, è tornato negli ultimi anni come una vera e propria corrente artistica.

Per realizzare un Sign Paint si parte da una accurata progettazione e composizione di colori e font per realizzarlo completamente a mano con matita, riga, bolla da geometra, compasso e pennelli. I diversi tipi di supporto, dal muro, a pannelli in legno, alle vetrine fanno in modo che anche la tipologia di colore da utilizzare sia vastissima, dagli smalti sintetici alla foglia oro 23 carati, cambiando così anche le tipologie di pennelli con cui procedere all’ applicazione.



Differenza tra Lettering e Calligrafia


Differenza tra Lettering e Calligrafia - Borciani e Bonazzi

La CALLIGRAFIA, conosciuta anche come brush calligraphy, arte della scrittura e dello scrivere bene, si concentra sullo studio di un font per volta, con rapporti di proporzione ben definiti, inclinazioni e pressioni date dalla tipologia del tipo di carattere utilizzato, ed un risultato di stile unico e fluente

L’utilizzo dei differenti strumenti ne definisce le modalità e lo stile, e potremmo parlarne per giorni per affrontare questo argomento vastissimo dalla lunga storia.

La realizzazione di scritte calligrafiche perfette richiede studio e moltissima pratica: i font sono talmente differenti tra loro che ogni stile avrà bisogno di tempo per essere metabolizzato nei suoi rapporti di proporzione, nella forma delle lettere e degli spazi vuoti, e soprattutto nelle pressioni.

Pennini a punta sottile, pennini a punta tronca, stilografiche di varie foggie, punte monolinea, pennelli a punta tonda e piatta, fino ad arrivare ai più contemporanei ed utilizzati pennarelli, con punta a pennello, in feltro o silicone, con punta tronca come la Parallel Pen fino alla “artigianale” Colapen.

Ognuno di questi strumenti avrà un suo font di riferimento ed un materiale da prediligere per il migliore effetto, con risultati completamente differenti tra loro.

Il LETTERING viene utilizzato per la creazione di immagini con un messaggio forte ed immediato! Questo tipo di arte mescola più caratteri con diverse proporzioni e grafica a favore di una composizione armonica e con comunicazione diretta di frasi ad effetto, titoli o cornici decorative in cui inserire dei testi.

Si potrà poi realizzarlo con varie tecniche pittoriche e decorative da scegliere in base al supporto su cui si disegna ed all’effetto desiderato. Dalla decorazione di una vetrina e di una maglietta, alla pagina di un diario, ecc.

Necessarie per la creazione di un lettering equilibrato sono lo studio della composizione, equilibrio di pieni e vuoti, una buona conoscenza di vari font calligrafici ed una progettazione nei minimi dettagli dell’insieme tra colore e supporto.

Utilizzato per anni soprattutto nella CHALK BLACKBOARD ART, cioè la decorazione delle lavagne, ha avuto un immenso sviluppo negli ultimi anni con la diffusione delle tecniche handmade che mescolano stili diversi:

  • il JOURNALING, creazione di diari personalizzati e realizzati con tecniche decorative miste di riciclo, scrap booking e cucito
  • il BULLET JOURNAL, agenda personale e motivazionale che aiuta a raggiungere i propri obiettivi e a dare un ordine alle giornate, totalmente handmade mescolando caratteri calligrafici, titoli in lettering e varie tecniche di decorazione e pittura a piacere
  • la divulgazione sul web attraverso ARTISTI CALLIGRAFI che con la pubblicazione delle proprie splendide opere hanno spinto migliaia di persone all’imitazione costruttiva ed allo studio dei font calligrafici con tecniche diverse.


Quali strumenti usare per il lettering

Il lettering può essere realizzato con le più svariate tecniche e, mescolando più font nella progettazione, anche gli strumenti all’interno di una stessa immagine composita saranno diversi.

Un ulteriore approfondimento, ad esempio nella scelta dei pennelli, è che tipo di colore e su che supporto vorremo realizzare il nostro lavoro.

Per scegliere i migliori strumenti per la composizione dovremo capire che tipo di font utilizzare al suo interno, che potremmo dividere in 3 macro categorie:


Font a punta sottile

Dal pennino al pennello, la caratteristica base di questo tipo di realizzazione è che la punta in uso si possa “aprire”, creando una alternanza nel tratto continuo solo cambiando la pressione dello strumento sul supporto.

Il tratto discendente, chiamato OMBRA, verrà realizzato premendo la punta, mentre il tratto ascendente, chiamato LUCE, non avrà pressione e quindi risulterà sottile.

Esempi di questi font sono il COPPERPLATE, o Corsivo Inglese, e la Modern Calligraphy, grande cappello di calligrafia moderna che raccoglie sotto di sé tante varianti.

Essenziale è che la punta sia carica di colore, con un ampio serbatoio, e di conseguenza un tratto lungo che non si interrompa nell’alternanza di pressioni, almeno fino alla fine della lettera.

Se nel pennino è la pratica che rende attuabile il tratto continuo, nel pennello invece è la tipologia di pelo o fibra sintetica e la lunghezza delle stesse punte: ideali sono i peli naturali come la martora, elastica e a lento rilascio di colore e le fibre sintetiche di buona elasticità, con punte lunghe per maggiore lunghezza del tratto e a rilascio lento.

Le fibre sintetiche cave, che nascono per l’acquarello e la pittura murale a seconda del loro diametro, sono le più apprezzate per i tratti lunghi di questi stili calligrafici.

Font a punta tronca

Per questa tipologia di font si utilizzano punte piatte e rettangolari, che abbiano la possibilità di essere utilizzate in “piano” rilasciando il colore in una linea ampia e regolare, e di “costa”, cioè utilizzando il lato sottile per creare linee ascendenti leggere che si ottengono con un cambio di inclinazione dello strumento.

La calligrafia nasce con questa tipologia di strumento, dall’arte degli amanuensi medievali, dal Gotico fino alla Cancelleresca. Quasi tutti i font in stampatello maiuscolo sono realizzati con le punte tronche, partendo dall’Italico Romano in poi.

Nel caso di questi font il tratto deve essere preciso e regolare, con segno definito. Il pennino o la punta piatta del pennello non devono aprirsi, ma rimanere della stessa dimensione anche in pressione: ideali quindi è prediligere punte rettangolari e nei pennelli fibre semirigide e precise, come ad esempio il filato sintetico prugna, che ha un tratto medio lungo ma molto preciso.

Con le fibre ed i peli naturali più morbidi bisognerà sviluppare una maggior pratica di tenuta del tratto per evitare “allargamenti” del segno.

Font Monolinea

La scrittura monolinea, che quindi non ha varianti di pressioni nel proprio scorrere, viene realizzata in tratto sottile sia nei tratti ascendenti che discendenti. Dalla penna al pennarello a punta tonda, dalla stilografica al pennello a punta tonda, questa tipologia di font ha l’unica accezione di avere una linea costante e continua, tutta in LUCE.

Gli strumenti adatti per questi font hanno un lungo serbatoio e devono avere punta sottile e costante, che non si apra facilmente.

Se questa modalità è semplice con la penna, diventa molto importante scegliere il pennello adatto, che dovrà essere elastico e rigido, con lento rilascio colore con ampio serbatoio per un tratto lungo e continuo senza variazioni: ideale nel pelo naturale è la martora kolinsky usata in leggerezza, i pennelli che nascono per le filettature e nel filato sintetico le fibre prugna e Silver, che tengono perfettamente la linea.

L’utilizzo di misure adeguate allo spessore della linea che si vuole ottenere è fondamentale, scegliendo le misure a punta tonda più idonee.


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