Quali sono i pennelli più adatti per le diverse tecniche pittoriche?



Le tecniche pittoriche: cosa sono e quali sono

Le tecniche pittoriche sono un vasto campo che coinvolge diverse modalità di espressione artistica. Per poterne parlare approfonditamente bisogna innanzitutto fare una distinzione tra TECNICA e STILI PITTORICI.

Per TECNICA si intende il rapporto tra l’esecuzione artistica ed i materiali, e la tipologia di utilizzo degli stessi con gli strumenti più adatti.

Per STILE PITTORICO invece si tratterà del rapporto tra la tecnica e un determinato modo di esprimersi, legato a particolari momenti storici ed a correnti di pensiero; di fondo sempre legati tra loro, questi due termini descrivono il primo la procedura di esecuzione e l’altro invece la modalità espressiva dell’artista.

Un semplice esempio può essere la tecnica della pittura ad olio nello stile pittorico caravaggesco (di scuola Caravaggio).

Per l’intenzione didattica di questi contenuti parleremo delle tecniche pittoriche dividendole per uso di materiali e strumenti.

Le tecniche pittoriche: cosa sono e quali sono - Borciani e Bonazzi


Una Storia delle tecniche pittoriche

Per avvicinarsi alla scoperta delle tecniche pittoriche bisogna innanzitutto cercare di capire il rapporto fra materiali ed immagine, tecnica e figurazione

 - Borciani e Bonazzi

Per avvicinarsi alla scoperta delle tecniche pittoriche bisogna innanzitutto cercare di capire il rapporto fra materiali ed immagine, tecnica e figurazione; sotto la guida di trattati, ricettari e opuscoli scritti dai tempi più antichi sull’arte e la sua realizzazione, potremo fare luce su molti procedimenti usati dai vari pittori o i modi con cui dosavano, preparavano ed utilizzavano il materiale pittorico.

Questa preziosissima documentazione è purtroppo frammentaria, ma oggi può essere arricchita da dati tecnici rivelati attraverso indagini chimiche e fisiche delle opere a noi pervenute con la diagnostica artistica.

Gli antichi erano portati più di noi ad interessarsi di tecnica, soprattutto perché il processo era completamente artigianale: l’industria non era sviluppata e i pittori erano obbligati a macinarsi i pigmenti, a fabbricarsi le tavole e le tele, a purificarsi gli oli, a fondere vernici e colle… e costruirsi pennelli adatti allo scopo!

La passione per il perfezionamento del proprio materiale e la curiosità nel tenersi informati sui procedimenti utilizzati in altri paesi per mantenere inalterate le tinte, trasparenti le vernici o splendenti i colori e la competitività nel vincere commesse dai mecenati hanno fatto evolvere le tecniche pittoriche nell’eccellenza.

Gran parte del merito di tutto questo va anche dato alle Corporazioni che non permettevano l’uso di materiale scadente e alterabile nel tempo ed ai maestri delle botteghe che non tolleravano libertà dai loro allievi nella preparazione dei componenti da utilizzare.

La committenza da parte del Papato e dei Signori dell’epoca hanno fatto sì che le esecuzioni fossero accurate e l’arte perfetta.

Le scoperte tecniche, tratte dalla lettura e interpretazione di testi classici, intuizioni e sperimentazioni formavano la base di “segreti di bottega” i cui possessori generalmente divulgavano controvoglia, “la saggia maniera di dipingere era privilegio di pochi e gelosamente tenuta segreta”, G. B. Armenini sec. XVI. A parte alcuni casi di documentazione, come di Cennino Cennini e altri, la storia dell’arte è piena di aneddoti riguardanti la gelosia del mestiere.

In realtà la maggior parte dei pittori del passato non aveva un materiale perfetto nel senso oggettivo del termine, ma componevano materiali “su misura” combinando dedizione, maestria delle combinazioni, e amore del mestiere.

Senza voler ridurre l’importanza della vena artistica, le conoscenze tecniche permettono di ricavare dal materiale pittorico il massimo di quanto possa dare: possono facilitare chi si approccia a quella determinata tecnica, semplificando tratti e stesure ed effetti, ed aumentare le performance di chi ha già impostato la propria arte.

I pennelli, ad esempio, sono uno strumento fondamentale da conoscere per riuscire a trasformare un pensiero in una immagine creata con materiali pittorici, e sono talmente diversi tra loro come caratteristiche e performance da dover essere “suddivisi” proprio in base alla tecnica pittorica che si intenda utilizzare.



Una Cronistoria delle tecniche pittoriche

Volendo creare una piccola cronistoria delle tecniche pittoriche si può iniziare dalla realizzazione dei primi affreschi.


Tecniche pittoriche: affresco

Da Cimabue alle innovazioni di Giotto, la tecnica pittorica dell’affresco era la più utilizzata nel decorare cappelle e chiese su commissione del Papato.

Da Cimabue alle innovazioni di Giotto, la tecnica pittorica dell’affresco era la più utilizzata nel decorare cappelle e chiese su commissione del Papato.

 - Borciani e Bonazzi

La malta, stesa in uno strato sottile, viene decorata ancora umida con terre naturali diluite in acqua: il colore viene così assorbito dalla base in fase di asciugatura e diventa permanente.

La lavorazione deve essere fatta un metro alla volta, per riuscire a lavorare sulla superficie prima che si asciughi.

L’estrema ruvidità e porosità della malta, chiamata malta bastarda, deve essere lavorata con strumenti rigidi ed appuntiti per lasciare tracce nella materia umida.

I pennelli adatti alla tecnica pittorica dell’affresco sono in setola di maiale, rigida e assorbente, che permette di lavorare sulla superficie rugosa senza avere una eccessiva abrasione delle punte.



Tecniche pittoriche: doratura

Nello stesso periodo dell'affresco emerge e si diffonde la doratura.

Nello stesso periodo le applicazioni di fogli in oro zecchino vanno a decorare ex libris, cappelle e pale di altare: questa tecnica pittorica, chiamata doratura, crea superfici rivestite perfettamente da sottili lamine in oro, luminose e di grande fascino.

La lamina in oro dello spessore di pochi micron, che oggi viene creata anche in metalli più poveri come l’ottone ed utilizzata in arte e decorazione, viene sollevata con pennellesse in pelo di vaio, morbidissimo e reso elettrostatico da un leggero sfregamento su un cuscinetto in velluto.

Per avere una perfetta applicazione della foglia oro, bisogna trattare la base da dorare con varie lavorazioni: la prima è l’ammanitura, cioè la preparazione di un fondo con gesso di Bologna e colla di coniglio.

La stesura abitualmente semidensa viene effettuata con pennelli morbidi, in genere in pelo di bue, che non lascino tracce evidenti nella materia pittorica; questo permette una levigatura di minore intensità.

Si applica poi una base colorata per esaltare i toni del metallo: il Bolo, a base di polveri d’argilla e colle animali, ha una adesività di qualche ora e permette alla foglia d’oro di aderire perfettamente al fondo.

In alternativa si può utilizzare una colla a Missione, che rimane adesiva per ore, in base alla sua composizione chimica ed in base al supporto che si vuole decorare, per permettere al decoratore di eseguire l’applicazione della foglia oro.



Tecniche pittoriche: tempera

È con Leonardo da Vinci e le sue sperimentazioni che si può cominciare a parlare di differenti tecniche pittoriche.

Il grande artista sviluppa varianti della tempera, già utilizzata in epoca medievale, mescolandovi l’albume d’uovo per renderla più trasparente ed elastica.

I pennelli per l’applicazione della tempera all’uovo sono morbidi ed elastici, in genere in pelo di Martora.

L’unico inconveniente di questa tecnica pittorica è l’estrema deperibilità del materiale organico dell’albume, rendendone difficile la conservazione nei secoli.



Tecniche pittoriche: pittura a olio

Le tempere grasse di Botticelli, che mescolano tempera e olii, sono i precursori di un’altra tecnica pittorica appena nata in quei tempi, la più duratura di sempre: la pittura ad olio!

Tecniche pittoriche: pittura a olio - Borciani e Bonazzi

Lucentezza del colore, rilievo delle parti chiare e trasparenza delle ombre dipinte su una imprimitura brillante sono i caratteri distintivi della pittura del 400, da Leonardo a Tiziano, Caravaggio, Michelangelo e Raffaello fino ad arrivare alla pittura fiamminga.

Nascono le tele pittoriche, tessuti in lino e cotone preparati con gesso di Bologna e colla di coniglio; la pittura si fa “trasportabile” e comincia a viaggiare con gli artisti stessi.

Applicabile su quasi tutte le superfici, appunto previa la preparazione del fondo in gesso, la pittura ad olio si basa sulla miscelazione accurata di pigmenti con olio di lino o cartamo.

Il risultato è un colore denso, morbido e lucente, dall’essicazione lenta e lavorabile per molti giorni: perfettamente diluibile in altri olii o in solventi, può essere lavorato a spessore, denso o molto fluido, rimanendo sempre eccezionalmente vivido e brillante.

I pennelli adatti alla pittura ad olio variano appunto in base alla densità del colore che si utilizza, ed agli effetti che si vogliano creare: le prime stesure con colore semidenso “a riempire” si possono fare con pennelli in setola di maiale, naturale o sintetica, ed in filato sintetico Prugna: la rigidità di queste fibre permette di tirare il colore oleoso creando tonalità incredibili e perfette sfumature in tono nella materia stessa del colore.

Per gli ultimi dettagli e le velature, dove il colore sia più diluito, i pennelli migliori sono in pelo di martora naturale, vaio e nelle loro varianti sintetiche: la morbidezza tipica di queste fibre abbinata ad una buona elasticità aiuta la stesura ed i particolari.



Tecniche pittoriche: acquerello

Parlando di fluidità e diluizione, non si può tralasciare la tecnica pittorica dell’acquerello: luminoso e trasparente.

Parlando di fluidità e diluizione, non si può tralasciare la tecnica pittorica dell’acquerello: luminoso e trasparente, apparentemente semplice, l’acquerello è il discendente delle pitture murali per affresco: pigmenti estremamente macinati, gomma arabica come legante ed acqua.

Tecniche pittoriche: acquerello - Borciani e Bonazzi

La differenza sostanziale nella storia di questa tecnica è la diffusione della produzione della carta di cotone; come si accennava, l’artista comincia ad uscire dal proprio studio per rappresentare il mondo, portando con sé blocchi di carta, matite acquerelli e pennelli. Da non dimenticare i meravigliosi taccuini illustrati da Goethe e Darwin, predecessori dei reportage fotografici di viaggio!

L’arte si fa estemporanea, e coglie l’attimo di un paesaggio, un ritratto, una pianta o di un animale: quale tecnica migliore da portare con sé, ad asciugatura immediata e dipingibile su un comodo taccuino in carta con pochi mezzi di fortuna?

I pennelli più adatti alla tecnica dell’acquerello sono estremamente morbidi, assorbenti e a lento rilascio d’acqua: i peli naturali come vaio, martora e scoiattolo e le loro varianti sintetiche hanno tutte queste caratteristiche peculiari. E non lasciano tracce sul morbido foglio di carta.



Tecniche pittoriche: acrilico

La più giovane tecnica pittorica, l’ultima nata, è la pittura acrilica: nata a metà dello scorso secolo dalle sperimentazioni della Pop Art americana.

Tecniche pittoriche: acrilico - Borciani e Bonazzi

La pittura acrilica è costituita da pigmenti e da un legante acrilico polimerico, che solo lo sviluppo industriale poteva inventare.

Simile fisicamente ad un collante, la resina acrilica è un polimero che asciuga molto rapidamente all’aria, creando una pellicola elastica e gommosa praticamente irreversibile una volta asciutta.

Adatta a tutte le superfici senza applicazioni di primer, si può rimuovere dai supporti non assorbenti tramite graffiatura, ma è praticamente eterna su tutti i supporti assorbenti; i colori acrilici possono essere a base solvente o a base d’acqua, e l’arte ha fatto di questi ultimi i colori più utilizzati al mondo.

Spesso snobbati dagli artisti della pittura ad olio per la rapidità di essicazione e l’aspetto leggermente plastico, hanno contribuito notevolmente allo sviluppo di tecniche pittoriche e craft contemporanee.

La moltitudine di ausiliari di questo tipo di pittura, la rendono applicabile in modi completamente opposti: dalle estreme diluizioni simili all’acquerello, ma irreversibili, con aggiunta di emulsioni di resina acrilica, al muralismo per l’estrema resistenza anche all’aperto, alle applicazioni a spessore con aggiunte di gel e malte acriliche e ritardanti.

Come per la pittura ad olio, è l’utilizzo che ne vogliamo fare, l’effetto che vogliamo ottenere a determinare gli strumenti più adatti alla tecnica dell’acrilico: con diluizioni estreme e supporti assorbenti e lisci sceglieremo pennelli morbidi ed elastici, come il pelo di bue, la martora e le varianti sintetiche come la fibra sintetica Oro.

Se invece si vogliono utilizzare così come escono dal tubo o barattolo, quindi di consistenza vischiosa, l’ideale è dipingere con pennelli elastici capaci di muovere la materia colore: pennelli in setola di maiale naturale o sintetica, filato sintetico oro e Prugna riescono a muovere il colore creando intense sfumature e degradè, nonostante la velocità di asciugatura.

Per applicazioni del colore acrilico reso denso e spessorato dalla mescolanza con gel e malte con inserimento di materiali, si potranno usare spatole e pennelli estremamente rigidi, capaci di creare tracce pittoriche d’effetto.

Il supporto su cui si crea il dipinto è un’altra variante da considerare nella scelta del pennello da utilizzare: se il supporto è poroso ed abrasivo si possono scegliere fibre più rigide e resistenti all’usura, se invece il supporto è liscio o opportunamente trattato anche il pennello potrà essere più morbido.



Le tecniche pittoriche quali pennelli utilizzare per ogni tecnica - Borciani e Bonazzi

Quali sono i pennelli più adatti per le diverse tecniche pittoriche?

Un piccolo memorandum esplicativo sulle diverse tecniche pittoriche può essere utile nella scelta dello strumento migliore per approcciarvisi:

Quali sono i pennelli più adatti per le diverse tecniche pittoriche? - Borciani e Bonazzi

Acquerello: pennelli morbidi, assorbenti e a lento rilascio d’acqua.

Si consiglia l’utilizzo di pennelli naturali in Martora Kolinsky, della serie 102/C, serie 105, serie 106, serie 111 dal manico corto; la serie 107 dalla punta estremamente acuminata; le serie 107/v e serie 168 in pelo di Vaio; il pelo di bue nella serie 71/c, serie 72/C, serie 75 e serie 76 a manico corto.

Nei filati sintetici si consiglia il sintetico Oro Extra e le serie con manico corto, i pennelli in filato sintetico Mangusta della linea Unico 800, Unico 801 e Unico 802; Il filato HIDRO® nelle serie Unico Infinito 850, Unico Infinito 855 e Unico Infinito 856; il filato MKS®, Martora Kolinsky Sintetica nelle serie 620, serie 621, serie 622 e serie 107/S ed i pennelli in Vaio sintetico nelle serie 700 Silvia Molinari.


Affresco: pennelli resistenti e tenaci, di media assorbenza

Si consiglia l’utilizzo di pennelli in: setola bianca naturale a manico lungo nelle serie 50, serie 51, serie 52.


Olio e Acrilico: pennelli tenaci e resistenti, con buona elasticità ed assorbenza media.

Si consiglia l’utilizzo di pennelli in: pelo naturale di bue nelle serie 70, serie 71, serie 72 e serie 79 dal manico lungo; martora serie 100, serie 101, serie 102 e serie 109 dal manico lungo; in setola bianca naturale a manico lungo nelle serie 50, serie 51, serie 52.

Se si privilegia il filato sintetico i pennelli in filato sintetico fiammato della linea Unico 820, Unico 821 e Unico 822 ad imitazione pelo di bue, il filato sintetico Oro Extra serie 13, serie 15 e serie 86 con manico lungo, la serie 900, serie 901, serie 902 per chi inizia ed il filato sintetico Prugna nelle serie a manico lungo serie 2, serie 4 e serie 6.


Ceramica: pennelli morbidi ed assorbenti

Si consiglia l’utilizzo di pennelli in vaio nelle serie 69/C, serie 69/M, serie 69/L con manico in penna d’oca, in pelo naturale di bue nelle serie 77 e serie 78 con punta serbatoio, in pelo naturale di martora nelle serie 106, serie 109/C.

In filato sintetico si può utilizzare sia il filato HIDRO®, molto assorbente e morbido, che i pennelli in MKS® ad imitazione Martora Kolinsky Sintetica.

Restauro: si consiglia l’utilizzo di pennelli in bue, martora o setola bianca a seconda della tecnica che si voglia utilizzare.

I colori a mastice, ad esempio, molto utilizzati dai restauratori di tele pittoriche, possono essere utilizzati sia con pennelli in martora rossa naturale nelle serie 11 e serie 112 che in filato sintetico MKS®, e resistono ai solventi aggressivi.


Pittura Murale, superfici ruvide e porose: pennelli resistenti all’usura, elastici e tenaci.

Si consiglia l’utilizzo di pennelli in setola bianca naturale a manico lungo nelle serie 50, serie 51, serie 52.

In filato sintetico i pennelli della serie Unico Silver 810, Unico 811 e Unico 812 sono ottimali per il tratto lungo; in filato sintetico Prugna le serie 1, serie 3, serie 6/C e le pennellesse 310.


Micropittura, miniatura e modellismo: pennelli resistenti, sottili e precisi.

Si consiglia l’utilizzo di pennelli in sintetico Oro serie 20 e serie 21: in sintetico Prugna nella serie 600, serie 601 Top Graphic e nella serie Top Graphic il Preciso serie 605.


Doratura: si consiglia l’utilizzo di pennellesse in vaio naturale nella serie 202 o serie 201/V ed eventualmente pennelli in pelo di bue.


Hobbistica: pennelli elastici e durevoli, adatti a superfici differenti

Si consiglia l’uso di pennelli in filato sintetico come la serie 7, serie 8, serie 9, serie 10 e serie 11 in sintetico Oro con forme particolari; pennelli adatti a tutte le tecniche come la serie 900, serie 901, serie 902; il filato sintetico bianco serie 32, serie 33, serie 92 e serie 98


Scrittura e Calligrafia: pennelli ad alta tenuta e lunghezza del tratto

I pennelli da preferire sono quelli con il fuorighiera più lungo, detti anche pennelli per scrivere, nelle serie 109/T in pelo di martora; nella serie 79 in pelo di bue.

Nelle serie in filato sintetico la serie Unico mangusta 800, Unico 801; in filato sintetico ORO nelle serie 14 e serie 16; in filato Prugna nella serie Top Graphic 600 e Top Graphic 601. Tratti particolari e linee lunghe e piene per scrittura giapponese si possono ottenere con i pennelli in filato HIDRO® serie Pinstriping 780 e Pinstriping 781 e UNICO INFINITO 850.

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