Tre cose da sapere per iniziare a dipingere con acrilico


3 cose per iniziare a dipingere con acrilico

La pittura ad Acrilico è l’ultima nata nell’evoluzione delle Belle Arti.

È stata creata industrialmente sulla scia delle sperimentazioni degli artisti della POP ART statunitense, che utilizzavano i colori dell’imbiancatura mescolati a colle e materiali vari, utilizza la mescolanza di pigmenti e resine acriliche per creare la materia colore!

Opaca o trasparente, dai toni accesi che tendono a scurirsi asciugando, la pittura acrilica a base d’acqua è la più utilizzata nel mondo della pittura e della decorazione, per le sue caratteristiche di asciugatura rapida, elasticità e permanenza.

Poco apprezzata dai puristi del colore fino al XX secolo, per l’effetto coprente ed a volte leggermente plastico della finitura, denominata “pittura povera”, si è evoluta nel corso degli anni con la ricerca delle industrie produttrici di colore, dando vita a colori dai toni intensi e brillanti che con opportuni medium poco hanno da invidiare alla più tradizionale pittura ad olio!

Le resine si sono raffinate, perdendo la parte ingiallente dell’asciugatura, diventando più trasparenti e dando così al colore una maggiore e lucente luminosità.

3 cose da sapere per iniziare a dipingere con acrilico - Borciani e Bonazzi


Dipingere con acrilico: cenni storici

I colori acrilici sono nati nel 1915, dal un farmacista e chimico tedesco: Otto Röhm.

La storia della pittura acrilico, per iniziare a dipingere con acrilico - Borciani e Bonazzi

La nascita dei colori acrilici arriva da una contaminazione con mondi che poco avevano a che fare con la pittura: padre e inventore di questi colori fu Otto Röhm, farmacista e chimico tedesco divenuto famoso per lo studio, nei primi anni del Novecento, di un nuovo procedimento enzimatico per colorare le pelli, con grande beneficio per l’industria conciaria.

Nel 1915 brevettò e portò sul mercato quelle lacche e quelle vernici che oggi conosciamo come le antenate dei tubetti usati per la pittura acrilica.

Con la diffusione alla portata di tutti di questi nuovi colori cominciò la sperimentazione artistica: alcuni muralisti messicani decisero di provarli, non su una tela, ma su una parete! Con eccezionali risultati di intensità a brillantezza ed asciugature rapide che permettevano realizzazioni di grandi campiture.

A portare questa concezione della vernice acrilica fuori dai confini del Messico fu David Alfaro Siqueiros, con una mostra workshop organizzata a New York nel 1936 dedicata proprio alla pittura acrilica.

Grande pittore e muralista messicano, noto a livello internazionale per le sue opere del realismo e già molto famoso, soprattutto grazie alle sue opere di alto impatto sociale, venne visto dai principali esponenti di una nuova corrente artistica statunitense in pieno fermento.

Fu in quell’occasione che un giovanissimo Jackson Pollock incontrò per la prima volta i colori acrilici, che iniziò ad usare nel suo modo del tutto particolare, lasciandoli colare direttamente dal barattolo sulla tela.

Nel frattempo il colore creato da Röhm, ed avviato alla produzione industriale con il venditore Otto Haas, aveva ormai raggiunto il successo, contando quasi 2.000 dipendenti. Le sue vernici venivano principalmente utilizzate per dipingere di accese tonalità pareti e oggetti.

Solo negli anni Cinquanta venne avviata la produzione di colori acrilici espressamente destinati al mondo dell’arte, e quindi alla pittura acrilica moderna che conosciamo oggi.

Erano gli anni in cui gli artisti andavano via via cominciando ad esplorare dei nuovi modi per fare arte, dando la partenza a quella che negli anni successivi venne chiamata cultura POP. Dall’espressionismo astratto alla pop art, il mondo artistico veniva rivoluzionato dal suo interno, e per farlo sfruttava dei nuovi materiali. Tra questi, per l’appunto, i colori acrilici, centrali per l’opera di alcuni artisti come Andy Warhol, Robert Motherwell, Bridget Riley, David Hockney, Helen Frankenthaler e Larry Poons.

In questi nuovi colori gli artisti pop trovavano la possibilità concreta di ricreare immagini a campitura piatta e con contorni delineati e precisi, che potevano sovrapporsi in mille stratificazioni, dando così un’opportunità nuova che nessun altro tipo di colore, aveva potuto offrire fino a quel momento.



 - Borciani e Bonazzi

Dipingere con acrilico: la pittura acrilica

Il colore acrilico per pittura è denso e pastoso, e può essere di finitura opaca o semilucida a seconda della tipologia di resina utilizzata per la sua composizione. La diluizione si fa con acqua ed anche la pulizia degli strumenti utilizzati.

Asciuga dall’esterno verso l’interno, creando una pellicola superficiale a contatto con l’aria. L’asciugatura è rapida e per questo generalmente si lavora per sovrapposizione di colori.

Maggiore è la quantità di acqua aggiunta al colore e l’assorbenza dei fondi e più rapida è l’asciugatura (es. su carta non trattata e legno). È la famiglia di colori più utilizzata per la sua estrema duttilità: per dipingere, decorare mobili e pareti, per dipingere su tessuto. Tendenzialmente non necessitano di fissaggio (su fondi assorbenti) mentre su superfici non assorbenti vanno protetti con vernici finali per evitare spelature.

La composizione di base è pigmento veicolato e disperso in resina acrilica: questa tipologia di composizione e la sua duttilità di utilizzo su tutti i materiali ha attratto, nel corso degli anni, moltissimi artisti, grazie soprattutto ad un ridotto tempo di essiccazione, decisamente inferiore rispetto a quello dei colori ad olio. Gli acrilici, una volta asciutti, risultano insolubili, permanenti e flessibili. Con una composizione molto simile al colore acrilico, l’industria chimica ha creato numerosi MEDIUM, gel e malte acriliche in grado di modificare l’aspetto del colore sia materico che di finitura, ed addirittura nei tempi di asciugatura.


Dipingere con acrilico: la composizione dei colori acrilici

Le vernici alla base della pittura acrilica sono composte da pigmenti colorati miscelati a particolari resine polimeriche, i polimeri acrilici, dai quali prendono il nome questi diffusissimi colori.

In virtù della loro particolare composizione, le tinte acriliche non necessitano di speciali diluenti, ma è sufficiente utilizzare della semplice acqua.

Anche questa caratteristica gioca a favore dei colori acrilici, che possono essere utilizzati con risultati apprezzabili e con divertimento anche dai principianti di tutte le età.

Dipingere con acrilico: il pigmento acrilico

I Pigmenti sono polveri di varia origine, organica o inorganica, che si trovano in natura o vengono creati nei laboratori chimici.

Sono la base di tutti i colori, perché hanno potere colorante e l’intensità del tono ottenuto dipende dalla percentuale dispersa nel legante.

Es. il pigmento Terra di Siena è una polvere che si ricava dalle cave senesi, il blu di lapislazzulo veniva ottenuto macinando le tanto preziose pietre, mentre ora viene creato in laboratorio. Possono essere trasparenti o coprenti e di conseguenza il colore ottenuto avrà le stesse caratteristiche del pigmento.

La mescolanza per essere stabile nel tempo è fatta con rulli ed enormi impastatrici che lavorano per rendere la miscela omogenea ed uniforme, ed utilizzabile a pennello. La macinatura dei pigmenti fatta con dei rulli, crea colori extra fini e cremosi, ottimi per la lavorazione in pittura.

Dipingere con acrilico: la resina acrilica.

La composizione chimica della resina acrilica è di polimeri che si consolidano tra loro con l’evaporazione dell’acqua contenuta all’interno.

La struttura così ottenuta diventa solida, mantenendo elevate caratteristiche di elasticità ed è irreversibile ed insolubile! Da una materia biancastra si passa ad un film trasparente, caratteristica per cui i colori così composti tendono a scurire in asciugatura.

Di fondo la resina acrilica si comporta come una colla: da bianca si trasforma in trasparente, aggrappa su qualsiasi superficie, creando una pellicola, necessità però di fondi assorbenti per diventare permanente (come carta, tela, tessuti, pareti) ed è perfettamente lavabile.

Su fondi non assorbenti rimane fino a che non si proceda a rimuovere il colore in pellicola «raschiando» la superficie. È inoltre perfetta per includervi ogni tipo di materiale inerte, dai pigmenti alle sabbie, fino ad oggetti di piccole dimensioni, diventando così una incredibile risorsa per la pittura materica. Riassumiamo qualche particolarità e differenze per fare luce sui Medium.



Dipingere con acrilico: i medium nella pittura acrilica - Borciani e Bonazzi


Dipingere con acrilico: i medium per la pittura acrilica

I Medium sono dei prodotti ausiliari che servono per cambiare l’aspetto finale del colore acrilico. Si dividono in 3 grandi gruppi: Medi liquidi, gel e malte.


Medium liquidi o medi

Sono resine acriliche di bassa densità a cui vengono aggiunti degli additivi per cambiare l’aspetto finale del colore acrilico e la sua lavorabilità senza alterarne la consistenza materica.

La percentuale di miscelazione non deve superare una soglia del 30% per evitare che il colore diventi troppo fluido. Si lavorano con il pennello sia nella miscelazione che nella stesura.

I medi più utilizzati sono:

  • Medio ritardante, che rallenta l‘asciugatura della pittura acrilica permettendo lavorazioni bagnato su bagnato per creare morbide sfumature simili a quelle dell’olio. In dosi molto elevate tende ad opacizzare il colore.
  • Medio Brillante, rende tutti i colori con cui viene miscelato con una maggiore ed uniforme brillantezza, sempre avvicinandolo all’effetto della pittura ad olio. Vista la duttilità della tecnica viene utilizzato anche un Medio Opacizzante, che rende tutte le tinte opache.
  • Resina acrilica, è la base stessa del colore e si sostituisce all’acqua nel fluidificare il colore. Rende il colore più trasparente e liquido mantenendone il tono inalterato. Si utilizza per velature negli effetti iperrealisti.

Medium gel

Resine acriliche pure di media densità a cui vengono aggiunti additivi o addensanti, senza alcuna pigmentazione, che trasformano il colore acrilico da piatto a 3D. Se utilizzati puri tendono ad ingiallire lievemente nel tempo. Si lavorano sia a pennello che a spatola, nella miscelazione e nelle stesure.

  • Gel denso lucido- rende il colore denso e brillante, adatto a lavorazioni a spessore e ad inclusioni di materiale in trasparenza.
  • Gel denso opaco- rende il colore denso ed opaco, ad effetto lattiginoso.

Le malte

Resine acriliche di alta densità mescolate ad un materiale che darà l’effetto finale materico al colore acrilico. Cambiano completamente la matericità del colore e vengono applicate e miscelate principalmente a spatola. A seconda del materiale inserito avranno effetti completamente diversi. I tempi di asciugatura diventano molto lunghi.

  • Malta liscia- contiene polvere di marmo e crea spessori lisci ed omogenei.
  • Malta leggera- contiene piccole sfere vuote, crea alti spessori senza aggiungere peso e rimane estremamente assorbente una volta asciutta.
  • Malta sabbiata- con sabbie di pomice, rende il colore granuloso, dall’aspetto di parete grezza.
  • Malte decorative- a seconda del materiale contenuto ne danno l’aspetto finale


Scegliere il medium giusto per la pittura acrilica: dipingere con acrilico - Borciani e Bonazzi

Dipingere con acrilico: 3 cose da sapere per iniziare con il piede giusto

Estremamente versatili, brillanti e facili da usare: i colori acrilici sono stati per gli artisti del secondo Novecento quello che i tubetti di colore sono stati per gli impressionisti del secolo precedente.

Sono perfettamente miscelabili tra di loro e, partendo dalle confezioni con colori primari, bianco e nero, si possono ottenere infinite tonalità di tonalità.



1. Scegliere i colori giusti per dipingere con acrilico

Quando si inizia a dipingere con i colori acrilici il consiglio è quello di iniziare con un piccolo set di colori primari, con l’aggiunta di bianco e nero.

La pratica di costruirsi i colori mescolando varie tonalità è un validissimo aiuto per migliorare la propria tecnica pittorica.

Cominciare con un’infinita selezione di colori sfusi oppure con set composti da molti colori non è una buona soluzione, specialmente se si è alle prime armi e se si vuole iniziare a sperimentare con questa tecnica.

È un tipo di pittura estremamente versatile, particolarmente adatto anche per i principianti. La resa coprente dei colori e la sua impermeabilità una volta asciutti fanno sì che si possa lavorare con molte tecniche pittoriche diverse, partendo dalle tonalità più scure per arrivare ai toni di luce o viceversa, a seconda dell’effetto finale che si vuole ottenere.

A quel punto è possibile passare sopra all’area dipinta con un secondo colore senza che si mescoli con quello sottostante.

Questo non vuol dire che sia una pittura “facile”: come tutte le tecniche richiede impegno, costanza e tanto esercizio, e soprattutto bisogna tenere sempre in mente quando si lavora con i colori acrilici che il tempo di asciugatura è ridotto e molto rapido!

È possibile comunque utilizzare questi colori per fare della pittura acrilica a velature, andando a diluire fortemente l’impasto con acqua o medi: si potranno così usare come se fossero degli acquerelli o della pittura ad olio diluita, formando di volta in volta nuove tonalità ed effetti di profondità estremamente realistici.

Scegliere i colori giusti per dipingere con acrilico - Borciani e Bonazzi

2. Scegliere i supporti giusti per dipingere con acrilico

La pittura acrilica è adatta a tutti i supporti, dalla carta, al cartone, al muro, alla tela fino ad i materiali non assorbenti come legno trattato, metallo e vetro.

Per la caratteristica asciugatura dall’esterno all’interno, il colore acrilico crea una sorta di pellicola che, nei supporti assorbenti andrà a penetrare nel fondo, e in quelli non assorbenti si fermerà sulla superficie, rimanendo adesa fino a che non si proceda a graffiarla dalla base.

Possiamo quindi dire che l’acrilico è adatto a tutti i supporti, sarà la finitura o vernice protettiva a stabilirne la durata nel tempo.



3. Scegliere i pennelli giusti per dipingere con acrilico


La diluizione e la pulizia dei pennelli per acrilico viene fatta solo con acqua. Con i colori acrilici si possono utilizzare varie tipologie di pennelli, naturali o sintetici, in base all’effetto finale che l’artista si prefigge nel dipinto e nel suo stile.

Per effetti di pittura liscia, con velature e stratificazioni sottili a colore diluito, sono adatti tutti i pennelli per acrilico che si utilizzano per tempere, gouache ed acquerello, morbidi ed assorbenti. Per effetti con traccia materica a colore pastoso, mescolato o meno con gel o malte acriliche, invece si utilizzeranno fibre naturali e sintetiche più tenaci e rigide come per i colori ad olio.

Un piccolo elenco può aiutare nella scelta più adatta all’effetto che si sta cercando.

Per pittura ad alto spessore e tracce materiche forti, si possono utilizzare spatole in acciaio inox di varie fogge: a scalpello, coltello, cazzuola o decorative, le spatole agiscono sul colore acrilico e sui sui medium con tracce evidenti e spessorate. Ideali nella pittura contemporanea per creare effetti mix Media.

Il colore acrilico si presta a sperimentazioni ed utilizzi misti, e l’utilizzo di diversi strumenti per stendere il colore, come i tamponi o le spugne, plastiche e tessuti texturizzati, in base al risultato ricercato, è perfettamente plausibile nella ricerca artistica di ognuno.

Iniziando dai filati sintetici troviamo:

  • Pennelli in fibra Sintetica Oro e Oro Fine: sono molto elastici, di sottile spessore e non lasciano quindi delle tracce nella pittura. Ideali soprattutto a pennellessa, per stesure di fondi e campiture piatte a colore pieno.
    Codici prodotto: #302 #203
  • Pennelli in fibra sintetica Unico Silver: di grosso spessore il filato Silver è cavo, simile ad una micro cannula, con elevata elasticità e lascia tracce nel colore acrilico pastoso, creando le caratteristiche creste della pittura. Ideale per lavorazioni anche su fondi ruvidi e difficili, come le pareti, dove il tratto debba essere preciso e continuo.
    Codici prodotto: #810 #811 #812
  • Pennelli in fibra sintetica PrugnaPennelli in fibra sintetica Prugna: elastico e tenace il filato Prugna riesce a muovere il colore acrilico anche mescolato a gel e malte a spessore. Ideale per stesure e tratti definiti e con la traccia evidente.
    Codici prodotto: #1 #2 #3 #4 #6 #6/C #310 #600 #601 #604

Se invece la scelta cade sulle fibre naturali si potranno scegliere:

  • Pennelli in Setola: di fibra animale, sono rigidi a bassa assorbenza di colore e lasciano la traccia nel colore acrilico tipica della pittura espressionista. Molto resistenti all’usura, sono i pennelli comunemente usati anche per la pittura ad olio pastoso.
    Codici prodotto: #200F #208 #303 #50 #51 #52 #55 #47 #45
  • Pennelli in pelo di bue: in pelo naturale di Bue sono forse i pennelli più utilizzati da sempre. Caratterizzato una estrema morbidezza e da buon rilascio d'acqua ed assorbenza colore; ideale per la bassa elasticità e il pelo sottile alla pittura ad acrilico, acquerello gouache e olio. La pennellata è morbida e leggera, la traccia è delicata e usata soprattutto per velature e sfumature.
    Codici prodotto: #70 #71 #71/C #72 #72/c #75 #76 #77 #78 #79 #205
  • Pennelli in martora: in pelo naturale di Martora animale della famiglia dei Musteridi, che vive prevalentemente nelle aree forestali. Diffusa in quasi tutto il nord, si divide in varie specie a seconda della provenienza. Il suo pelo pregiato, dalle caratteristiche di elasticità e alta assorbenza di colore viene utilizzato per varie tecniche, dall’acrilico all’acquerello alla pittura ad olio. I tratti sono definiti, morbidi e resistenti. Ideali per dettagli e linee precise, senza comunque lasciare tracce materiche nel colore.
    Codici prodotto: #100 #101 #102 #102/C #105 #106 #107 #111 #112 #113 #114 #115 #204

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