Cos’è la carta magica e per cosa può essere utile?



Cos’è la carta magica e per cosa può essere utile?

La carta magica è una carta dal colore grigio chiaro, ed a primo impatto sembra una semplice carta su cui dipingere simile ad un cartone telato.

Mai fermarsi all’apparenza: provando a bagnarla solo con acqua che si nota una estrema capacità di assorbenza ed una asciugatura molto lenta, con la scomparsa dopo pochi minuti delle gocce depositate.

Ma ancora non è chiaro il suo utilizzo per le tecniche pittoriche. La domanda che sorge spontanea è quindi a cosa serve!

Cos’è la carta magica e per cosa può essere utile? - Borciani e Bonazzi


A cosa serve la carta magica?

Strumento ideale per vedere chiaramente il tratto del pennello intinto in acqua, permette di capire la capacità di assorbenza delle sue fibre e la tipologia di rilascio, se lenta o rapida.

A cosa serve la carta magica? - Borciani e Bonazzi

E soprattutto capire la tipologia di impronta e di punta adatta alla lavorazione che abbiamo in mente per la nostra opera! Il pennello appena bagnato in acqua ed appoggiato sulla carta magica lascerà la sua personalissima impronta, lasciando un segno scuro che scompare in poco tempo.

Già utilizzata in Cina e Giappone dai bambini nella scuola primaria per imparare a scrivere gli ideogrammi a pennello, è utilissima nelle tecniche dove la prima cosa da apprendere sono il segno e la pressione, come ad esempio la calligrafia a pennello.

Alcune aziende specializzate in strumenti per la calligrafia ne hanno adottato l’utilizzo in set per principianti, dove il tratto va ripetuto mille volte per entrare nella “memoria” della nostra mano. In questo modo si eviterà di buttare grandi quantità di carta per tutte le prove che sono necessarie all’apprendimento.

Non solo la calligrafia ha bisogno di sessioni di pratica nel tratto.

La pittura Sumi-e ad esempio utilizza pennelli di grande assorbenza e dimensioni per creare immagini naturali su carta di riso; il tratto deve essere spontaneo e l’utilizzo di inchiostri lo rende definitivo, come si suol dire “Buona la Prima!”.

In questo caso per evitare di buttare preziosi fogli di carta di riso, la pratica verrà fatta su tavolette o rotoli di carta magica, che permetteranno di acquisire tratto e pressioni all’infinito, soprattutto per chi si approccia per la prima volta a questa tecnica.

Tratti per lavori ad acquerello, calligrafici o ad acrilico potranno essere provati per tutto il tempo che sia necessario. Ideale per creare magiche aspettative nei bambini che muovono i primi passi nel mondo dell’arte, quando viene utilizzata in fiere ed esposizioni per le prove tecniche di tratto ha il potere di stupire anche i più affermati professionisti!

Il pennello non avrà più segreti, capiremo esattamente la sua resa, la pressione con cui utilizzarlo e potremo essere molto più sostenibili nell’utilizzo delle carte.




Come utilizzare la carta magica? - Borciani e Bonazzi

Come utilizzare la carta magica?

La carta magica deve essere utilizzata solo con acqua e pennello.

Riutilizzabile all’infinito, se utilizzata solo con acqua e NON con il colore, la Carta Magica Borciani e Bonazzi si presenta come un elegantissimo rotolo della lunghezza di 2 metri (che varrebbe la pena di avere già solo per la bellezza del packaging) con chiusura a nastro e bottone oppure si può trovare applicata su tavoletta rigida in formato A4 di Borciani e Bonazzi, pratiche e da portare sempre con sé.

Non dimentichiamo che conoscere esattamente il segno del pennello che si voglia utilizzare è fondamentale sia per la pratica che per la scelta dello strumento migliore alle necessità della nostra opera pittorica del momento.



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